Il senso della Vita ed il vergognoso risarcimento accettato dai naufraghi del Concordia
Alla fiera del paradosso, anche la vita si paga in denaro. Più o meno contante. Ci sono persino i listini prezzo. Morte di un bambino: tot euro. Morte di un anziano: meno, che la vita di un anziano vale meno di quella di un bambino. Paura subita: tot euro, a seconda dei casi. Procurato stress: facciamo due conti e proponiamo.
Il fattaccio della Costa Concordia, conserva al suo interno molti paradossi. Intanto, scopriamo che nonostante i "tempi di crisi", gli italiani vanno in crociera molto più che negli anni passati. E scopriamo anche – ammesso ce ne fosse necessità – che il settore del turismo via mare di crisi non sente nemmeno il solletico.
Ogni anno, solo in Italia, si compie il grande miracolo del turismo di crociera, che alimenta a suon di miliardi di euro un settore che non ha mai conosciuto crisi. Viene da riflettere su un fatto: la crisi, così come viene presentata e rappresentata alle cittadinanze, appare essere più uno spauracchio per tener buone le masse che un reale problema di natura economica.
Il naufragio della Concordia, mette un grande punto di luce sui paradossi in cui siamo calati. L'orribile misfatto accaduto, ha tolto la coltre su una insana tendenza a produrre persino eventuale orrore pur di alimentare un settore di mercato. "Crociera con inchino". E tutti accorrono per prenotare la propria fetta di emozione. Che in un mondo che ha voluto anestetizzare cuori ed anime, ha un valore incommensurabile. Le emozioni si pagano.
Se poi, nel pacchetto "emozioni in mano" ci scappa la tragedia, ecco che scattano – immediati – altri listini. Quelli dei risarcimenti. Si accorre a risarcire paure, stress, shock, perdite di effetti personali. Per i morti, i listini sono su richiesta e personalizzabili. Ma non troppo.
I naufraghi del Concordia, hanno deciso per tutti noi che la vita umana ha un prezzo, ma nemmeno troppo alto. Che in tempi di crisi ci sono i saldi pure per questo.
Chissà, forse alcuni di loro hanno già prenotato la prossima crociera. Magari spendendo una piccola parte dei proventi da risarcimento. E visto che si è decretato che l'esistenza vale poco così come il danno morale e psicologico, forse nelle prossime proposte di viaggio, potremo leggere "Fantastica ed emozionante crociera con naufragio tutto compreso: emozioni in mano".
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